Siglato l’accordo a sostegno della candidatura di Sos Enattos per l’ET
Il 19 dicembre è stato firmato un accordo tra i vari enti pubblici e le istituzioni accademiche per sostenere la candidatura italiana per ospitare l’Einstein Telescope. La Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, insieme ai Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, e ai Presidenti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha formalizzato l’intesa per promuovere la miniera dismessa di Sos Enattos, nel comune di Lula, come sito ideale per ospitare il telescopio.
La scelta di Sos Enattos non è casuale. Quest’area, che un tempo ospitava una miniera, è situato in una zona con una grande stabilità geofisica e un eccezionale silenzio sismico, caratteristiche fondamentali per il funzionamento dell’Einstein Telescope, la struttura che studierà le onde gravitazionali. Queste ultime sono fenomeni molto sottili che richiedono un ambiente quanto più privo di vibrazioni, anche quelle più impercettibili, e Sos Enattos offre proprio questo tipo di stabilità.
L’accordo non si limita alla candidatura per ospitare l’Einstein Telescope, ma ha l’obiettivo di sviluppare una visione complessiva per il territorio. Questo include attività scientifiche, di ricerca, ma anche di formazione e promozione culturale. Il coordinamento tra gli enti coinvolti avrà come scopo non solo il rafforzamento della candidatura di Sos Enattos, ma anche la valorizzazione della Sardegna come polo di eccellenza scientifica. Inoltre, verranno promosse iniziative che puntano alla crescita del territorio in vari settori, dalla geologia all’ingegneria, passando per l’architettura e le implicazioni socio-economiche.
La cooperazione tra gli enti per il futuro della Sardegna: l’accordo per supportare la candidatura di Sos Enattos come sede dell’Einstein Telescope punta a valorizzare il territorio dal punto di vista scientifico ed economico.
Quali sono le azioni previste dall’accordo siglato tra la Regione Sardegna e gli enti coinvolti nel progetto? Scopriamolo di seguito.
L’accordo prevede una serie di azioni strategiche, tra cui campagne informative e promozionali per sensibilizzare il pubblico riguardo alle opportunità scientifiche, economiche e culturali che l’Einstein Telescope potrebbe portare. Si prevede anche un forte investimento nella formazione, con la partecipazione delle università e delle istituzioni di ricerca, per creare nuove opportunità di sviluppo tecnologico, in particolare nella ricerca avanzata.
La Presidente della Regione, Alessandra Todde, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo: “L’Einstein Telescope è una infrastruttura strategica per noi. Stiamo lavorando per promuovere non solo la candidatura, ma anche l’intero territorio, cercando di coinvolgere tutti i settori della Sardegna in un’azione coordinata. Vogliamo che la comunità locale si senta parte di questo progetto e che le università e gli enti di ricerca siano protagonisti di questa sfida.”
Francesco Mola, Rettore dell’Università di Cagliari, ha sottolineato l’importanza dell’accordo: “La nostra università è orgogliosa di partecipare a questa iniziativa, che mette in luce non solo il valore scientifico della Sardegna, ma anche l’eccellenza accademica che siamo in grado di offrire. Questo accordo è una dimostrazione della forza della collaborazione tra istituzioni, enti e la comunità locale.”
Anche Gavino Mariotti, Rettore dell’Università di Sassari, ha espresso il suo sostegno: “L’Einstein Telescope rappresenta una grande opportunità per l’intera isola. Non è solo un progetto di ricerca, ma una vera e propria occasione di rinascita per la Sardegna, soprattutto in un momento in cui la nostra isola sta affrontando una grave crisi demografica. Questo accordo è un segnale che le istituzioni sono pronte a lavorare insieme per raggiungere obiettivi ambiziosi.”
Le dichiarazioni da parte dell’INFN, l’INAF e l’INGV
Anche i Presidenti degli enti di ricerca coinvolti, come l’INFN, l’INAF e l’INGV, hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo. Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, ha dichiarato: “Per il successo di questa impresa è essenziale che l’Einstein Telescope diventi un progetto condiviso da tutti. Questo accordo sancisce una collaborazione che è già in atto, ma ora siamo pronti a fare il passo successivo con un comitato di coordinamento che si occuperà di promuovere azioni concrete.”
Roberto Ragazzoni, presidente dell’INAF, ha ribadito il suo sostegno nei confronti di Sos Enattos: “Con il suo silenzio sismico, Sos Enattos è uno dei luoghi più promettenti in Europa per ospitare l’Einstein Telescope. Questo accordo segna una fase importante nella preparazione del sito, che è già pronto ad accogliere le migliori tecnologie per la ricerca astronomica.”
Infine, Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, ha commentato gli esperimenti sismici in corso nel sito: “Stiamo raccogliendo dati cruciali sulla stabilità geofisica di Sos Enattos. Con il nostro lavoro, stiamo confermando che questo sito ha tutte le caratteristiche necessarie per ospitare una struttura scientifica di alto livello, come l’Einstein Telescope.”
